martedì 20 luglio 2010

Poor Responder e sine causa, altre notizie dal meeting ESHRE

Porto alla vostra attenzione un'altra notizia che viene dall'incontro annuale dell'ESHRE (=Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia), tenutosi a Roma a fine giugno. Cito da comunicato stampa del 29/6:

I ricercatori hanno scoperto il motivo per cui alcune donne risultano sub-fertili e presentano una scarsa risposta agli ormoni stimolanti le ovaie

Roma, Italia: i ricercatori hanno scoperto che alcune donne presentano un’alterazione genetica che le rende sub-fertili e, durante la cura della fertilità, a una scarsa risposta agli ormoni per la stimolazione ovarica. La scoperta apre la strada alla possibilità di individuare le donne in questione e di personalizzare le cure della fertilità ai fini di aggirare il problema dovuto all'anomalia genetica.
In occasione della 26° assemblea annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia, oggi (martedì) a Roma la dott.ssa Maria Lalioti ha riferito che lei e i suoi colleghi della Facoltà di Medicina della Yale University, New Haven (USA), hanno scoperto che alcune donne presentano un recettore ormonale anomalo sulle cellule che circondano gli ovociti (ovuli). Questo recettore anomalo compromette le funzioni dei recettori normali comunque presenti e di conseguenza le donne affette rispondono in modo peggiore all’ormone follicolostimolante (FSH), ormone somministrato alle donne durante una cura della fertilità per stimolare la produzione di più ovociti.
(…)
La scoperta da parte della dott.ssa Lalioti del meccanismo alla base della scarsa risposta al FSH di alcune giovani donne ha implicazioni importanti per le future ricerche e il trattamento delle donne in questione.
"Questo risultato è importante poiché crea un legame tra alterazione genetica e sub-fertilità. Le donne in questione hanno un ciclo mestruale normale e potrebbero presentarsi al centro di fertilità qualificandosi come pazienti affette da infertilità inspiegata prima di sottoporsi al primo ciclo di FIV, che poi rivelerebbe un difetto di stimolazione ovarica ", riferisce.
"I risultati da noi ottenuti spiegano il motivo per cui queste donne presentano una risposta minore al FSH.
Attualmente, il FSH è l'unico farmaco utilizzato per stimolare la risposta ovarica, ma quando saranno disponibili altri medicinali in grado di bypassare il recettore del FSH, potranno essere sperimentati su queste donne. Inoltre, allo stato attuale non possiamo prevedere se le donne trarrebbero benefici con dosi
più elevate di farmaci; anzi, alcuni dati preliminari forniti da altri gruppi dimostrano proprio il contrario: ossia che può essere più vantaggioso diminuire il FSH."

I gassetti sono miei, ora mi spiego meglio.
La notizia mi ha colpita molto per varie ragioni, una delle quali è che forse anch'io faccio parte della famiglia, in quanto ho sempre avuto FSH alto, ho sempre risposto male alle stimolazioni ormonali e sono stata descritta anch'io come paziente con tante cause e/o nessuna causa particolare di infertilità.
Questa scoperta è importantissima. Intanto, ovviamente, perché va a portare un po' di luce dove c'è il buio fitto delle infertilità inspiegate, dei figli che non arrivano nonostante tutto e non si sa perché, con tutto il carico di sofferenza che questo comporta.
Perché già è brutto scoprire che non si riesce a fare qualcosa che tutto il resto del mondo fa con estrema facilità; ma non sapere proprio dove sbattere la testa, perché apparentemente è tutto a posto, è ancora peggio.
Se ti dicono “Hai le tube chiuse” oppure “Gli spermatozoi sono pochi e quasi tutti morti” almeno hai un'idea di cosa puoi o non puoi fare. Ma in certi casti ti dicono che tutti e due state bene, siete perfetti e non succede niente lo stesso. Così tu continui a farti rivoltare come un calzino, ma così per scrupolo, pensando che è solo questione di sfortuna, che ti sei trovata per puro caso dalla parte sbagliata della statistica, che il prossimo mese andrà bene per forza. E poi ogni mese vedi rosso e capisci che devi metterti in tasca un'altra delusione. Va beh, torniamo a noi.

Dicevo: un po' di luce per le coppie sine causa.
E un altro calcio al castello di sabbia della infertilità di origine psicogena, alla quale per fortuna sempre meno medici preparati credono. Spiegami infatti in che modo la tua psiche può modificare quel pezzettino del tuo DNA in cui è scritto che i tuoi recettori dell'FSH capiscono roma per toma.
Vorrei che questa ed altre notizie contribuissero a cambiare definitivamente un approccio alla cura dell'infertilità che sa di stantio e bigotto, nel quale avere o non avere figli è più un fatto di destino e di volontadiddio che una malattia bastarda ed invalidante.
Perché quando si riconosce la malattia, si è fatto il passo più importante nella direzione della cura.

Nessun commento:

Posta un commento

Se lo desideri puoi lasciare qui il tuo commento. Non sono graditi, e non saranno approvati dal moderatore, toni gratuitamente polemici e volgarità.

Cerca nel blog