mercoledì 7 luglio 2010

Gli esami della Fertilità: per Lei


Riepiloghiamo velocemente quello che si diceva nei due articoli precedenti:


Posto che dopo i 40 anni il tempo è oro e non va sprecato per nessuna ragione, se si cerca un figlio è conveniente accertare subito che sussistano le tre condizioni per un concepimento naturale ovvero:

· Che esistano ovuli e spermatozoi di buona qualità
· Che possano incontrarsi
· Che il prodotto del loro incontro, l’ovulo fecondato (che prende diversi nomi a seconda dello stadio del suo sviluppo) possa annidarsi nell’utero per dare inizio a una gravidanza.

Per quanto riguarda Lui, abbiamo parlato dello spermiogramma e dato qualche consiglio pratico per l’esecuzione di questo esame che, mentre non è assolutamente fastidioso dal punto di vista fisico, può generare qualche piccolo problema a livello psicologico.

Vediamo ora cosa accade sul versante femminile.

Gli esami di base per Lei sono un po’ più impegnativi. L’uomo ha i genitali all’esterno, la donna li ha interni, quindi niente da fare: qualche volta ce la caveremo con delle ecografie, ma molto spesso i test saranno invasivi. Ci saranno medici che non ve li consiglieranno perché sono “invasivi” (ma bisogna vedere in che misura!) oppure sarà la fifa a bloccarvi.

Si tratta comunque di esami indispensabili, e a mio parere urgenti e obbligatori dopo la quarantina: bisogna mettersi il cuore in pace e procedere con determinazione. Non farlo può costare caro in termini esistenziali, e io ne sono una testimonianza vivente.

Una quindicina di anni fa, una dottoressa piuttosto interventista mi propose di eseguire un’isterosalpingografia perché dopo qualche mese di rapporti liberi non ero ancora rimasta incinta. All’epoca avevo meno di trent’anni, ero molto più schiacciasassi di adesso, meno preparata e più presuntuosa, e la vita non mi aveva ancora lasciato i segni che porto adesso.
Rifiutai sdegnosamente e la tacciai di essere incompetente ed esagerata, perché avevo letto qualcosa non ricordo nemmeno più dove, ma più di tutto perché avevo fifa, punto. Cambiai addirittura ginecologa senza dirle niente, e non ne sono fiera.
Mio figlio è stato concepito il giorno dell’isterosalpingografia... che ho poi avuto la sensatezza di fare due anni e mezzo fa. Di mia iniziativa, addirittura.
Mi chiedo che percorso avrebbe avuto la mia vita se avessi dato retta a quella dottoressa, che fu la prima ad intuire che probabilmente avevo qualche problemino di fertilità.

Oggi sono felice e mi va bene che sia andata così, ma tra quella sdegnosa decisione e oggi sono passati quindici anni di dolore. E qui taccio, per pudore e perché ho scoperto che la frase“Solo chi ci è passato può capire” non è un luogo comune, è una semplice verità.
Ma torniamo a noi, e andiamo al sodo visto che ho speso fin troppe righe per i miei ricordi.

Per verificare l’esistenza dei tre fattori necessari al concepimento, la parte femminile dovrà effettuare:


  • I dosaggi ormonali di estradiolo, LH, FSH e Progesterone.
Servono a verificare se la donna ovula ancora, se la riserva ovarica è buona, se il progesterone è sufficiente all’avvio di una gravidanza.
Un’accortezza: i dosaggi ormonali si effettuano il terzo giorno del ciclo (e fin qui va benissimo), poi devono essere ripetuti e molti ginecologi prescrivono di rifarli il 21° giorno del ciclo. Questo invece non va bene!
Devono essere rifatti ad ovulazione avvenuta e dopo alcuni giorni dall’ovulazione: e se voi putacaso il 21° giorno non avete ancora ovulato? Evenienza per niente remota, visto che le donne che hanno il ciclo sempre di 28 giorni e ovulano sempre il 14° esistono solo nei libri di testo?
Il modo corretto di prescrivere gli esami è: 7-8 giorni dopo l’ovulazione accertata. Il che implica che dovrete monitorare l’ovulazione, e il vostro gine deve spiegarvi come farlo oppure segurvi ecograficamente.


  • Un esame endoscopico di tube e utero.
Vi sono diverse possibilità: l’isterosalpingografia, che a me ha portato tanta fortuna, non è nemmeno l'esame più attendibile ed attuale.

Sarebbe complicato qui entrare nel dettaglio di tutte le possibilità; vi rimando a queste pagine, dove trovate tutte le info che servono e anche di più.
Io qui non voglio riscrivere una meravigliosa enciclopedia che già esiste: mi interessa parlare di percorsi, di scelte, e di aiutarvi a fare quelle vincenti, quelle che vi porteranno vostro figlio tra le braccia.

L’essenziale, per me, nel parlarvi degli esami più importanti, è che alla fine abbiate notizie certe -per quel che può significare la certezza in medicina- sul funzionamento di base del vostro apparato riproduttivo, per mettervi in grado di fare scelte consapevoli su come muovervi.

Non mi stancherò mai di ripetere che per una aspirante mamma over 40 le informazioni giuste al momento giusto possono valere una svolta esistenziale.

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