lunedì 20 settembre 2010

Perchè vi parlo spesso di infertilità?

Nel mio incessante vagabondare per il Web in cerca di notizie utili per noi vecchiette, o nelle mie letture, mi soffermo spesso su temi legati all'infertilità, anche quando non si fa riferimento in modo esplicito alla nostra fascia di età. Non è simpatico, lo so. Però lo ritengo un approccio sensato, che possa avere qualche utilità, per due motivi:
  1. Molte donne cercano una gravidanza in età avanzata semplicemente perché non sono riuscite ad averla prima.
  2. L'età è un fattore che influenza in modo diretto la fertilità. Quindi una donna ultraquarantenne che cerca una gravidanza deve pensare a se stessa come ad una donna potenzialmente infertile, ed agire di conseguenza: senza perdere tempo e con determinazione.
Mi auguro che tutto questo non vi suoni deprimente. Come al solito, indorare le pillole non mi viene molto bene, quindi non lo faccio. Nella convinzione che la verità, per quanto possa essere sgradevole, renda liberi -e soprattutto liberi di fare le scelte giuste per la propria situazione- preferisco dire le cose come stanno anche se non sono piacevoli.
Per le donne che rientrano nel primo caso,
mi auguro che la consapevolezza di avere un problema sia stata raggiunta da tempo e che già stiano facendo tutto quanto è possibile per realizzare il proprio sogno. Laddove per “tutto quanto è possibile” intendo non solo ricorrere a tecniche avanzate di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), ma anche avere una cura estrema della propria condizione di salute generale per massimizzare le proprie probabilità di riuscita. Per intenderci, non ha alcun senso secondo me sottoporsi a FIVET se si fuma come delle turche o si è in sovrappeso per eccesso di porcherie nella dieta. Serve solo a fare beneficenza ai centri di procreazione assistita.

Per quanto riguarda le donne che iniziano la ricerca dopo i 40 anni, per ragioni proprie che a nessuno è dato di giudicare, diventa cruciale accertare da subito, senza perdere neanche un minuto, se esistono cause fisiche che possano impedire il concepimento e la gravidanza. Ignorando, se necessario, i suggerimenti di qualche medico poco informato (per usare un termine gentile; e credetemi, ce ne sono!) che ha il coraggio di far aspettare ad una ultraquarantenne sei mesi di tentativi mirati prima di prescrivere degli esami.

Mentre si attende l'esito dei test di base (di cui ho parlato qui e qui), è fondamentale verificare il proprio stato di salute generale (tra le altre cose: controllare la funzione tiroidea) tenendo in considerazione anche gli aspetti che non appaiono legati in modo diretto all'apparato riproduttivo e alla sua funzionalità.
L'età matura di per sé, infatti, può essere la causa di uno stato di salute non ottimale che impatta in modo sia diretto che indiretto sul concepimento e sulla capacità del corpo di portare a termine una gravidanza.

Parlare quindi di infertilità -o meglio, subfertilità- in un sito dedicato alle mamme e aspiranti mamme over 40, non è parlare a sproposito. E' semplicemente tenere in considerazione un fattore -l'età- che può ritardare il concepimento, per poterlo gestire al meglio e raggiungere i propri obiettivi.

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