Consigli su Fertilità, Concepimento e Gravidanza per aspiranti Mamme Over 40. PIU' tutto quanto c'è nel mondo di una madre over 40 (...e cosa c'entrano tutti questi libri, direte voi. E' che io senza libri non so vivere)
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lunedì 2 maggio 2011
COME REAGISCONO I FIGLI IN ETA’ PRESCOLARE ALLA SEPARAZIONE
Ogni separazione, come ogni famiglia sono un mondo a sé, ma esistono dei
comportamenti comuni alla separazione, che fanno parte del processo di
adattamento e di “lutto” seguito alla decisione di genitori di separarsi.
I figli reagiscono alla separazione dei propri genitori in maniera diversa a
seconda dell’età e richiedono delle attenzioni diverse da parte dei genitori.
I bambini in età da scuola materna rispondono alla separazione dei genitori
con un aumento “dell’angoscia da separazione”, che si manifesta con il pianto
nel momento in cui uno dei due genitori si allontana o ritorna. Questa fase fa
parte del normale processo di autonomia del bambino, ma nei casi di separazione
dei genitori, si acutizza. I genitori in questa fase dovrebbero garantire ai
bambini una continuità nel rapporto, con dei tempi e dei giorni specifici e
regolari. In Mediazione consiglio sempre di fare un calendario della settimana
per i bambini, suddividendo la giornata in fasce orarie (colazione, pranzo,
merenda, cena, nanna) e identificandole con dei simboli, applicando ad ogni
momento della giornata la faccina del papà, della mamma o dei nonni, in modo
tale che per i bambini sia più facile identificare, con un linguaggio a loro
comprensibile, con chi e quando trascorreranno del tempo durante la
settimana.
Consiglio inoltre al genitore che lascia la casa familiare, di telefonare ai
bambini ogni giorno, dedicando loro tempo e attenzione. Non ha importanza se i
bambini non vogliono rispondere e parlare al telefono, sapere che mamma o papà
li hanno cercati li rassicura.
Può succedere che in questa fase il bambino si svegli di notte, che abbia
qualche incubo dovuto alla paura dell’abbandono. Consolarlo con dolcezza e
rassicurarlo che è solo un brutto sogno e che mamma e papà gli vorranno sempre
bene, che l’amore di una mamma e di un papà dura per sempre, solitamente li
tranquillizza.
In questa fase possono esserci anche delle regressioni nelle tappe di
crescita, per esempio può capitare che tornino a fare pipì a letto.
Non preoccupatevi è una fase di assestamento, i bambini vanno tranquillizzati
e devono avere il tempo di metabolizzare i cambiamenti
I bambini che frequentano la scuola materna spesso non ci vogliono più andare
o fanno i capricci, la cosa migliore anche in questo caso è rassicurarli,
parlargli, ascoltarli ed essere sempre precisi e puntuali nell’andare a
riprenderli.
Un altro atteggiamento che può manifestarsi in questa fase è l’aumento dell’
aggressività, i bambini hanno bisogno di sfogare la rabbia, il dolore e la
paura. Si può aiutarli dando un nome e un posto alle loro emozioni,
riconoscendole e legittimandole.
Per esempio “… ho capito che sei arrabbiato e che hai paura, hai ragione, ma
non ti devi preoccupare papà e mamma ti vorranno sempre bene…” .
Riconoscere, accettare e accompagnare questi cambiamenti dei bambini, senza
drammatizzarli e senza accusare il partner, li aiuta ad affrontarli e a
superarli.
La separazione dei genitori è sicuramente un evento destabilizzante, ma lo è
ancora di più avere dei genitori che anche da separati continuano a litigare o
ad avere degli atteggiamenti di incomunicabilità e freddezza.
Il dolore della separazione si supera se ben gestito. Dopo una prima fase di
metabolizzazione i bambini tornano ad essere sereni, ma occorre che i genitori
abbiano la capacità di trovare una modalità non conflittuale di rapportarsi,
per poter essere dei buoni genitori in modo che un domani possano dire: ”I
miei genitori mi sono stati vicino e mi hanno cresciuto anche da separati. Mi
sono sentito amato e non conteso”.
Laddove non sia possibile mantenere rapporti sereni con l’ex partner è
consigliabile farsi aiutare da un Mediatore per trovare degli accordi condivisi
e una modalità comunicativa costruttiva e non conflittuale.
Image: africa / FreeDigitalPhotos.net
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