domenica 10 ottobre 2010

L'agopuntura aiuta la fertilità?

Tra le “fortunate” che per mettere su famiglia devono ricorrere all'aiuto della scienza medica va sempre più di moda la MTC, acronimo che sta per Medicina Tradizionale Cinese. Spesso sono gli stessi medici o centri di riproduzione assistita che offrono alle loro pazienti cicli di agopuntura nella fase della preparazione al pick-up, e successivamente in quella di transfer e post-transfer degli embrioni.
Lo stesso dicasi per le over 40, categoria di aspiranti mamme che si collocano vicino alla categoria delle infertili, per (quasi) raggiunti limiti di età: negli Stati Uniti impazza Randine Lewis con il suo The Infertility Cure che basa molti dei suoi assunti sulla MTC.

Sembra che l'agopuntura e certe erbe usate nella MTC possano giovare. Io stessa, effettivamente, conosco almeno una persona che ha avuto successo in una FIVET proprio nel ciclo in cui aveva associato al trattamento farmacologico delle sedute di agopuntura. Eppure, sebbene non mi ritenga una persona chiusa a nuove possibilità, continuo ad avere fiducia più nella scienza occidentale, allopatica, grossolana finché si vuole, irrispettosa del paziente finché si vuole, ma in grado di salvare vite umane laddove le medicine alternative devono fermarsi. E dove anzi rischiano di fare danno.

Per decidere con cognizione di causa se e come spendere soldi per l'ennesima terapia servono informazioni attendibili, ricavate con metodo scientifico.

Spulciando su BBC Health, da cui come sapete attingo spesso per informazioni sul mondo della medicina riproduttiva, ho trovato questo articolo del mese di marzo. Mi sento di riparlarvene anche se è di qualche mese fa, perché al momento io non ho notizie più attendibili sull'argomento.
In sostanza, si dice, non vi è alcuna prova che il ricorso all'agopuntura e all'arte erboristica tradizionale cinese aumenti le percentuali di successo nei cicli di fecondazione assistita. Questa è la posizione ufficiale della British Fertility Society, che prima di aggiornare le proprie linee guida ufficiali ha esaminato studi sperimentali condotti su 2.670 persone.

La teoria è che l'applicazione degli aghi in precise aree del corpo, a differenti stadi del ciclo di FIVET, debba migliorare l'irrorazione sanguigna dei vari organi coinvolti aumentandone l'energia vitale.
Le percentuali sembrano dimostrare che, pur non facendo danni, l'agopuntura non ha alcun impatto sulle percentuali di riuscita.

L'associazione britannica ufficiale degli agopuntori abilitati (British Acupuncture Council) risponde che il risultato dipende dalla maniera in cui vengono effettuate le sperimentazioni, e che esperimenti condotti in maniera diversa potrebbero portare a diversi risultati. Obiezione questa che resta poco convincente, in quanto non vi sono molti modi a parte la sperimentazione in doppio cieco per verificare l'efficacia di un trattamento medico o presunto tale.
Lascio alla vostra lettura diretta dell'articolo della BBC le altre obiezioni dei fautori dell'agopuntura.

Per quanto riguarda me, concludo che se dovessi decidere di affiancare un supporto “aggiuntivo” ad un trattamento medico “ufficiale”, punterei più sul miglioramento dello stato di salute generale: ottimizzare l'alimentazione, ridurre i livelli di stress, assumere alimenti benefici.
La medicina occidentale, pur con i suoi indiscutibili successi, pecca in questo: nella troppa attezione rivolta alla malattia piuttosto che al paziente. Alzi la mano chi non si è sentito solo "un organo" piuttosto che una persona nel corso di una visita medica.
La mia infertilità si è risolta -permettendomi di concepire in modo naturale- curando un organo che si trova piuttosto lontano da quelli riproduttivi. La rarità, da parte dei nostri medici, di un approccio globale e molto individualizzato fa sì che i pazienti spesso non si sentano seguiti e supportati a sufficienza. E' così che si apre la porta alle medicine alternative. In alcuni casi con poco o nessun vantaggio, in altri addirittura con danno, e quasi sempre con un gran dispendio di energie e di denaro.
Per contro, in molti casi di successo delle medicine alternative il vero fattore di cambiamento non è stato l'uso di un'erba piuttosto che di un'altra, ma il miglioramento generale delle condizioni di salute, portato dall'attenzione al singolo.
Difficilmente gli specialisti (di formazione occidentale) cui ci si rivolge per le difficoltà riproduttive spendono più di un paio di parole sullo stile di vita; la maggioranza non va oltre un bel “Smetta di fumare”.

Penso che prima di rivolgersi a costosissimi trattamenti alternativi, di efficacia non ancora dimostrata, valga la pena di rivedere in modo puntuale il proprio stile di vita e cominciare da lì, da quello che abbiamo a portata di mano e che possiamo fare ogni giorno, a partire da quando ci alziamo la mattina.
Tuttavia, se tra i miei lettori/lettrici c'è qualcuno che può testimoniare l'efficacia della MTC, è pregato caldamente di lasciare un commento in modo che altri possano formarsi la propria opinione in merito.

Image: Filomena Scalise / FreeDigitalPhotos.net

2 commenti:

  1. Da secoli l’Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese offrono il loro contributo nell’ottimizzare i meccanismi che stanno alla base della fertilità sia maschile sia femminile, come dimostrano numerosi studi pubblicati negli ultimi anni. Sono stati ad esempio effettuati diversi studi relativamente al trattamento con agopuntura della infertilità maschile con risultati a volte addirittura sorprendenti sul numero e sulla qualità degli spermatozoi (Siterman et al., 2000, Pei et al., 2005), ma ad oggi i risutati più interessanti derivano dalle ricerche sulle tecniche di fecondazione assistita. Recentemente una rivalutazione critica degli studi condotti con agopuntura per aumentare il successo della fecondazione in vitro è stata pubblicata sul British Medical Journal sotto forma di metanalisi. Dall’analisi di lavori condotti su 1366 donne sono emersi risultati significativi e clinicamete rilevanti per l’agopuntura in tutti gli endpoint studiati. In particolare l’utilizzo di agopuntura in associazione alle tecniche di fecondazione assistita si è dimostrata in grado di aumentare significativamente:

    l’instaurarsi di una gravidanza,
    la progressione della gravidanza,
    la nascita di bambini vivi.
    Gli autori concludono che globalmente la complementazione del trasferimento degli embrioni con l’agopuntura migliora significativamente l’outcome della fecondazione in vitro con un odds ratio di 1,6 e con un number needed to treat di 10 (Manheimer et al., 2008). In termini pratici ciò significa che chi si sottopone ad una serie di sedute di agopuntura durante il processo di fecondazione assistita (ed in particolare con una o più sedute nella immediata vicinanza dell’embryo transfer) ha una probabilità il 60% superiore di portare a termine una gravidanza con successo rispetto a chi non lo fa; inoltre il number needed to treat di 10 (un parametro assolutamente lusinghiero per qualsiasi trattamento medico in questo settore) indica che è possibile stimare che ogni 10 donne trattate con agopuntura in associazione alla FIVET, si verifica una nascita che non si sarebbe verificata senza l’agopuntura.

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    1. Caro Anonomio, ti chiederei gentilmente due cose: di firmarti, anche solo con un nickname, e di linkare la tua documentazione affinché le mie lettrici possano prenderne visione e decidere con la propria testa. Come la penso io l'ho già detto e lo ribadisco :)
      Grazie mille per il tuo intervento!

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