martedì 24 agosto 2010

Ritorno con più calma sulla maternità di Gianna Nannini… 1a puntata

Si sta ovviamente scatenando un bel vespaio e la maggior parte delle critiche riguarda due aspetti: la sua età in primis, e poi il fatto che suo figlio sia nato forse con… rullo di tamburi: la "FECONDAZIONE ARTIFICIALE"! Orrore degli orrori!

La verità è che sono sempre più felice per lei.  Ho riflettuto anch'io sull'età avanzata, ma unicamente in relazione al fatto di lasciar solo un figlio troppo giovane. Mi chiedevo: questo figlio sarà abbastanza grande quando lei necessariamente se ne dovrà andare? Mi sono auto-risposta che un figlio della Nannini comunque non sarebbe stato un figlio, diciamo così, convenzionale, neanche se l'avesse partorito a vent'anni.
Che sarà un figlio di madre anzianotta, ma immensamente più desiderato di tanti figli di madri più giovani. Che magari avrà il problema della mamma non più giovane, ma non avrà il problema di restare solo al mondo senza un centesimo o di dover accudire la madre ammalata.

Che nessuna di noi sa esattamente quando se ne andrà e magari la Gianna ci seppellirà tutte.
Che basta un sussulto lievissimo del Sole, o una cometa che sbaglia strada, e tutte le questioni che ci sembrano adesso fondamentali, incluso il giusto e l'ingiusto, non sarebbero più nient'altro che cenere.
Alla fine rimane il fatto che sarà, probabilmente, un figlio amatissimo e questa mi sembra l'unica cosa che conta.

Ci sono persone di nemmeno trent'anni che io sterilizzerei per evitare che continuino a fare danni e mettere al mondo degli infelici. Basta aver lavorato coi servizi sociali per sentire storie che fanno accapponare la pelle. Ci sono bambini di cui si sa, mentre sono ancora nelle pance delle madri, che finiranno affidati ad un'altra famiglia, oppure ammalati perché la madre è tossicodipendente, oppure maltrattati perché la famiglia ha precedenti di abusi e maltrattamenti -ma non sufficientemente gravi da allontanare il piccolo. Allora io mi chiedo, perché le maternità di queste donne sono lo stesso intoccabili, perché si difendono legami familiari indifendibili secondo il più elementare buonsenso, e invece tutti si permettono di banfare tanto sul figlio della Nannini per via dell'età della madre?

E l'età dei padri, dove la mettiamo? Perché siamo disposti ad accettare senza troppi problemi un padre anziano, e molto meno una madre anziana? Forse perché è sempre stato così? Perché gli uomini possono concepire fino ad età avanzata e le donne no in quanto così ha voluto la natura? Anche il cancro e altre bruttissime cose sono molto naturali… Le cure no, non lo sono, sono "artificiali" –che parolaccia!- perché le ha create la scienza medica!

Questo bambino avrà  una madre amorevole con degli affetti intorno. Ci saranno probabilmente viaggi, esperienze artistiche, incontri con persone in qualche modo straordinarie, creatività, anticonformismo.
Siamo così sicure di poter dire seriamente che sarà una vita infelice perché la madre è anziana? Ma chi siamo noi per giudicare? Soprattutto, chi ha la palla di cristallo per dire se una vita sarà felice o meno? Io penso che questo bimbo parta con una buona base... Poi ai posteri, e ai casi della vita, l'ardua sentenza.
(poi continuo, c'è tanto altro da dire.)

1 commento:

  1. Salve a tutti. Comincio subito col dire che ammiro molto la signora Nannini per aver saputo dare corpo ad un desiderio che sperava di realizzare da anni. Non so quanti di voi sanno che la signora in questione aspettava un figlio qualche anno fa e non sapendo di essere incinta lo ha perso partecipando alla marcia per la pace... Cito questo episodio per ricordare a quanti lo avessero dimenticato che non ha deciso ora, all'età di 54 anni, di diventare madre. Lavoro con i bambini e ne vedo almeno 100 al giorno. Quando li accompagno all'uscita di scuola e li vedo correre tra le braccia delle loro mamme assiepate al cancello, con il viso preoccupato che i loro cuccioli siano sopravvissuti ad un'altra giornata di scuola,capisco quanto sia forte e speciale quel legame che si stabilisce in tempi prenatali, intrauterini, incomprensibili per coloro che non hanno la capacità di andare oltre le cose che "appaiono", cogliendo quelle che "sono". Mi spiace che siano le donne a criticare la scelta di una maternità tardiva. Mi spiace soprattutto che questo gesto non ci insegni invece a perseguire sempre più vivamente i nostri obiettivi e che non ci ricordi che non è facile essere persone mature e libere. Grazie.

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