martedì 31 agosto 2010

Il Cucciolo Verde

Non è il titolo di un manuale per ecomamme o per allevatori di ramarri, è la descrizione precisa di quello che è avvenuto ieri sera in casa mia tra le 20.30 e le 21.


Il Cucciolo, che tra i suoi titoli nobiliari conta anche quello di Lidér Maximo e Attila Flagello di Dio, ieri sera ha preso un pennarello verde (che non si è mai filato di pezza per mesi e mesi) e ha pensato bene di decorare, in ordine di importanza crescente: il libro che sto leggendo, i cuscini del divano, le sue gambe.
Confesso: ho sbroccato.

Da qualche giorno ha una brutta dermatite. E' cominciata con la sudarella dovuta al caldo dei giorni scorsi, è peggiorata in modo esponenziale a causa delle zanzare e delle conseguenti grattate. L'ho portato dal pediatra ieri mattina e mi sono sentita dire "Niente sapone, solo un pò di acqua e olietto da bagno, disinfettare con acqua e Euclorina molto diluita. Non toccatelo per carità". Il Cucciolo ha la pelle di un angelo, fin dalla nascita. Delicatissima. E lui cosa fa? Si dipinge di verde. No ma dico: secondo me è un genio. Deve averla pensata a tavolino. Mi frega perché non parla ancora tanto bene, ma questo mi diventa ingegnere nucleare a 16 anni. Ma come ha fatto ad azzeccare proprio la cosa che mi poteva far straincavolare di più al mondo?

Mi sono chiusa in camera a sbattere la testa nel muro mentre suo padre, prudentemente, lo ha portato in bagno senza proferire parola e ha cercato di ripulirlo con l'olietto da bagno. Con scarsissimi risultati.

Un filo più intenso, ma il colore è questo
Poi stanotte me lo sono abbracciato e abbiamo dormito così, e ha pure avuto il coraggio di dirmi "Vojo mene mamma", incrementando così fino ai massimi storici il mio senso di colpa.

Stamattina è andato all'asilo con le gambe verdi.

Un solo grande rimpianto: ho la macchinetta digitale rotta, avrei dato non so cosa per potervi postare una fotografia. Ripiego con questa immagine, che dà almeno un'idea della sfumatura.
Con affetto,
quella m**daccia di madre isterica di B.

Image: Salvatore Vuono / FreeDigitalPhotos.net

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